[...] "
Prima, quando vivevi la vita familiare, eri un abile suonatore di sitar, vero?
"Sì, signore."
"E che pensi: quando le corde del tuo sitar erano troppo tese, il tuo sitar era accordato e suonava bene?
"No, o signore."
"E che pensi: quando le corde del tuo sitar erano troppo allentate, il tuo sitar era accordato e suonava bene?
"No, o signore."
"E che pensi: quando le corde del tuo sitar non erano né troppo tese né troppo allentate ma tese in giusta misura, il tuo sitar era accordato e suonava [bene]?
"Sì, o signore."
"Allo stesso modo, Sona, l’applicazione eccessiva nella pratica conduce all'agitazione, l’applicazione troppo rilassata nella pratica conduce alla pigrizia. Così dovresti determinare il giusto diapason per la tua pratica: accordarla al diapason delle [cinque] facoltà, e là cogliere la tua melodia."
estratto da: Sonasutta, Anguttara Nikaya 6.55 – dalla versione inglese di Thanissaro Bhikkhu
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