lunedì 20 febbraio 2012

Gli haiku nella terapia olistica (2)

Prosegue l'analisi sull'utilizzo degli haiku nella terapia olistica.
La prima parte qui.

爪が深く
愛を彫りつける
わたしの背中


Creare i propri haiku
La seconda fase della pratica degli haiku nella terapia olistica è quella di guidare le persone alla creazione dei propri componimenti poetici, tenendo fede a due principi fondamentali: la scrittura intuitiva e la brevità dei componimenti.
Gli haiku della tradizione hanno una struttura metrica predefinita, che ne determina il passo e il ritmo (una lunghezza complessiva di 17 sillabe, spesso suddivise in modo ripetitivo in tre strofe, es. 5-7-5). Ma ricordandoci di non dover sviluppare un approccio teorico e tecnico alla pratica, ritengo sia più utile evidenziare alle persone: a) quella che potremmo definire la forma superficiale delle composizioni; b) alcune riflessioni sul contenuto; c) il processo creativo auspicato.

a) La forma superficiale che possiamo tenere a riferimento per una pratica efficace è la seguente: una breve poesia di tre versi, di cui il primo e il terzo più breve, e il secondo, centrale, un poco più lungo, per esempio. Dal punto di vista della tecnica poetica, questa semplificazione può apparire eccessiva, ma troppa attenzione alla struttura formale potrebbe spostare incautamente l'attenzione delle persone sull'aspetto razionale, intellettuale e formale (appunto) della pratica, perdendo gran parte della forza intuitiva di questo tipo di lavoro.
Il passo successivo, che può spingere le persone alla ricerca di una maggiore sintesi, è il riferimento alle 17 sillabe complessive, senza ulteriori precisazioni o schematismi.

b) Per quanto riguarda il contenuto, gli haiku della tradizione ci aprono un mondo semplice per quanto ampio e inatteso. Il cuore di questi componimenti è senza dubbio il naturalismo nel quotidiano: oggetti, animali, eventi appartengono al mondo naturale della nostra vita di tutti i giorni. Da questo punto di vista, l'haiku sembra nascere dall'osservazione attenta di quanto ci circonda, con particolare attenzione agli elementi naturali, al clima, alle stagioni e al momento del giorno in cui la composizione viene realizzata. Il contenuto è quindi frutto di una ricerca giornaliera e curiosa all'insegna della semplicità e della sintesi, e veicola elementi autobiografici importanti, per quanto più spesso solo suggeriti. Poche parole, brevi versi per mettere in scena un momento di vita quotidiana, per descriverne gli elementi centrali e rappresentarli sul piano simbolico verbale.

c) Ma il naturalismo non è l'obiettivo finale della ricerca sul contenuto, quanto il meccanismo attraverso il quale è possibile, negli elementi del quotidiano, scoprire significati altri, inediti rispetto a se stessi e alla propria coscienza. Gli elementi descritti negli haiku, insomma, sono un simbolo per qualcosa di altro, nello specifico, di un'alterità vera e propria che rimanda al percorso interiore delle persone, al cammino in essere, con il proprio portato emotivo ed energetico. Il processo creativo merita tuttavia ulteriori precisazioni in un paragrafo a sé.

(continua)

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