sabato 22 ottobre 2011

Riflessologia plantare tradizionale cinese



Una delle metafore più efficaci per comprendere la natura dell’uomo è quella dell’ologramma. L’ologramma è un costrutto visivo che riproduce in forma tridimensionale un’immagine e che in ogni sua parte contiene tutte le informazioni dell’intero.
L’uomo è ologramma del mondo. A livello transpersonale, nell’uomo è racchiusa tutta l’esistenza. E questo è vero per ogni essere vivente. Le informazioni sulla vita, sul rapporto tra i diversi elementi che la compongono, sono presenti in ogni cosa.
A livello individuale, ogni parte dell’uomo contiene tutte le informazioni dell’uomo nella sua interezza. Così, in ogni cellula, negli organi, nella qualità del respiro, nel dna. A legare il livello individuale a quello transpersonale c’è un’immersione completa, continua nelle vibrazioni, in quel movimento sottile che è possibile cogliere in meditazione, o in quei brevi, straordinari lampi di appartenenza al mondo. Personalmente, a sviluppare questa consapevolezza sono quotidianamente aiutato dalla meditazione vipassanā della tradizione buddhista, dalla musica e dalla pratica del reiki. Sono esperienze che vanno via via a compenetrarsi, e che allargano la loro influenza in ogni sfera di vita.

Osservando la vita secondo la metafora dell’ologramma, possiamo capire perché nessuno può considerarsi indifferente all’esistenza degli altri, e perché nessuno dovrebbe sottovalutare o mettere a tacere i segnali che ci vengono dal corpo in forma di malattia. I sintomi della malattia raccontano tutto di noi stessi, e racchiudono tutte le informazioni che riguardano la nostra vita, a livello corporeo, psichico e spirituale. Questo vale per un raffreddore, per un disturbo bipolare, per l’alzheimer. Il primo passo, di fronte ai nostri sintomi, quindi, è quello di fermarci ad ascoltare, proprio come si dovrebbe fare ogni qual volta arriva un nuovo importante segnale alla nostra coscienza. Krishnamurti ha insegnato per tutta la vita un principio chiarissimo, che ha radici profonde in tutta la tradizione orientale: prima di cercare una soluzione a un problema, fermati ad ascoltare il problema. Altrimenti non avrai nessuna possibilità di comprenderlo.

La forza della metafora dell’ologramma permette di comprendere profondamente anche i principi secondo i quali si sviluppano le forme di guarigione basate sulla riflessologia. Poiché in ogni parte del nostro corpo sono contenute tutte le informazioni dell’intero corpo, lavorare in modo mirato su una singola parte permette di diffondere per riflesso il benessere in tutto il nostro essere (fisico, psichico e spirituale).
Il Maestro cinese Ming Wong C.Y. rinnova nei giorni nostri la trasmissione dell’antica tradizione della riflessologia plantare secondo la scuola del Maestro Mak Zi, che nel 500 a.C. ordinò le conoscenze antiche dando vita a una tradizione di massaggio molto efficace. Si tratta della pratica dell’On Zon Su©, che ho avuto la fortuna di incontrare grazie agli studi della mia compagna Loredana.

È possibile approfondire la conoscenza di questa antichissima tradizione di guarigione visitando il suo sito, Riflessologia Plantare, oppure facendone diretta esperienza con un trattamento. Sul sito Riflessologia Plantare, trovate anche i contatti per prenotare un massaggio.

Nessun commento:

Tutti i testi di questo blog sono (c) di Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato. Puoi diffonderli a tuo piacere ma ti chiedo di indicare sempre la fonte e/o l'autore.