domenica 1 marzo 2009

Rituale vocale 2, per il radicamento - 60 minuti

Descrivo un nuovo rituale vocale, più completo e di durata maggiore rispetto al primo che potete trovare qui.
Sottolineo che ogni rituale vocale che descrivo viene utilizzato da me personalmente nella mia pratica quotidiana e nei percorsi di cura con le persone.

Questo rituale ha durata complessiva minima di 60 minuti. Il mio consiglio è di ampliarlo quanto se ne ha voglia.
Ricordo che è importantissimo, tra un esercizio e l’altro, prendersi sempre una pausa di passaggio nella quale ritornare alla respirazione naturale e ascoltare la risonanza nel corpo che hanno lasciato il suono e la posizione.
Tutti gli esercizi possono essere fatti con gli occhi chiusi o leggermente aperti e la vista sfocata, per facilitare l’ascolto profondo e la consapevolezza.

Fasi:
1. In piedi, gambe leggermente divaricate, occhi chiusi, si entra in contatto con il respiro e le proprie tensioni. Mentalmente "lascio andare". Si possono contare i respiri da 1 a 10.

2. In piedi, con l’inspirazione si sollevano le braccia fino all’altezza del viso con le palme verso l’alto. Il viso guarda verso il cielo. Si emette il suono “ssss” (come nella parola “suono” e non “scivolo”) per tutta la durata dell’espirazione. Il suono deve essere leggero, gentile, appena sussurrato. Al termine dell’espirazione si riabbassano le braccia. Ripetere almeno 6 volte.

3. In piedi, posizione del bastone (gambe unite e tese, braccia alzate sopra la testa, mani unite, testa naturalmente ripiegata verso il petto, bacino portato leggermente in avanti), per tutta la durata dell’espirazione vocalizzare una prolungata “iiii”. Inspirare senza perdere la posizione e ripetere il suono per 3 volte. Ogni suono deve avere un'intonazione superiore al precedente. Per cui il primo suono sarà basso, il secondo medio, il terzo acuto. Il suono deve essere ben sostenuto, tonico e non sottovoce. Tenere gola e lingua rilassata.
Lasciar ricadere le braccia, sollevare le spalle durante l’inspirazione e lasciar ricadere con l’espirazione. Mentalmente “lascio andare”.
Ripetere la posizione del bastone con i tre vocalizzi almeno una seconda volta.

4. In piedi, posizione bioenergetica dell’arco (vedi immagine): piedi divaricati come la misura delle spalle, diritti e paralleli tra loro; appoggiare le mani chiuse a pugno ma morbide all'altezza dei reni; inspirando flettere dolcemente il busto all'indietro formando una linea curva continua e morbida dal collo al coccige. Vocalizzare “aaaeee” per tutta la durata dell’espirazione. Ripetere almeno 6 volte. Il passaggio da una vocale all'altra deve avvenire con la massima attenzione e lentezza. La "a" si trasforma in "e" quasi inavvertitamente. Soffermarsi proprio sul momento di passaggio da una vocale all'altra.

5. In posizione eretta, divaricare i piedi come la misura del proprio bacino, tenendoli diritti e paralleli tra loro. Inspirando, sollevare in avanti le braccia all'altezza delle spalle, espirando flettere lievemente le ginocchia e i gomiti. I polsi si lasciano ricadere morbidi. Il corpo mantiene una linea retta dalla nuca al coccige. Vocalizzare “oooaaa” per tutta la durata dell’espirazione. Ripetere almeno 6 volte. Il passaggio da una vocale all'altra deve avvenire con la massima attenzione e lentezza. La "o" si trasforma in "a" quasi inavvertitamente. Soffermarsi proprio sul momento del passaggio da una vocale all'altra.

6. In posizione eretta, divaricare i piedi come la misura del proprio bacino, tenendoli diritti e paralleli tra loro. Molleggiare sul posto in linea verticale, dolcemente, in modo sciolto, con ritmo regolare piuttosto sostenuto, lasciando libere spalle, collo e braccia. Il movimento parte dalle gambe, che si flettono leggermente e tornano ad allungarsi ma senza mai stendersi completamente. Prima in silenzio, poi vocalizzando un secco "la" ogni volta che si scende, senza sforzare. Proseguire per almeno 5 minuti.

7. Piegati, mani a terra, ginocchia leggermente piegate (vedere immagine). Quando il corpo si abitua alla posizione e al fluire del sangue alla testa, si inizia a vocalizzare un lungo "ohm" per la durata dell'espirazione. Si può decidere di utilizzare al posto del solo "ohm" il mantra completo "ohm ha uhm". Ripetere per almeno 6 volte.


8. Seduti su un cuscino o su una sedia, in posizione comoda e rilassata, con la schiena naturalmente diritta. Quando il respiro ritorna normale, iniziare a vocalizzare per tutta la durata dell'espirazione, utilizzando ancora l’ “ohm” o una vocale a scelta, rimanendo fermi sulla stessa nota. Proseguire per almeno 10 minuti.

9. Seduti su un cuscino o su una sedia, in silenzio, si torna a contatto con il respiro e si ascolta la risonanza nel corpo e nella mente di tutto il percorso. Restare in ascolto per almeno 10 minuti.

10. Distesi, ci si riattiva, ci si stira e si torna al contatto con il mondo che ci circonda.


Non realizzare il rituale in modo meccanico. Dedicare il tempo che merita. Se non si ha il tempo per realizzare tutto il rituale si può fare il rituale breve, oppure scegliere solo alcuni degli esercizi descritti, senza mai escludere 7-8-9.

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